VARESE. Ex convento francescano, poi Villa Dandolo: ricomparso l’affresco dell’Ultima Cena di P.A. Magatti, 1725

L’antico Convento francescano dell’Annunciata, uno dei più grandi di Varese, sorse nel Quattrocento nell’area compresa tra l’attuale caserma Garibaldi e la stazione ferroviaria.
Nei primi anni del Settecento era in fase di ristrutturazione e fu ornato da dipinti di Pietro Antonio Magatti (1691 – 1767), e di Giuseppe Baroffio (1692 – 1778), importanti artisti varesini.
“In questo anno 1725 nel refettorio de’ PP. riformati dell’Annunciata il sig. Pietro Antonio Magatti ha dipinto il Cenacolo ed il sig. Baroffio ha fatto l’architettura intorno al pulpitino”. Così la Cronaca di Varese di Giovanni Antonio Adamollo segnala l’affresco della Cena.
Nel 1810, il convento fu soppresso in seguito alla leggi napoleoniche e venduto a Vincenzo Dandolo. La chiesa fu demolita e le opere d’arte mobili vennero disperse, approdando in parte in altre chiese di Varese. Il convento fu trasformato in villa, demolita gran parte del chiostro e modificati radicalmente gli ambienti; gli affreschi furono coperti da nuove decorazioni. Finita la stagione dei Dandolo, la villa fu più volte modificata, rialzata, trasformata in scuola, occupata in parte da un’officina meccanica.
Negli ultimi anni si era ridotta a un rudere coperto di vegetazione.

Nel 2016, iniziata la ristrutturazione dello stabile, ora in Vie Medaglie d’Oro 14, sono venute alla luce tracce insperate dell’antico complesso e l’opera del Magatti.
I saggi compiuti su quella che era la parete di fondo del refettorio hanno fatto riemergere parti significative dell’Ultima Cena di Magatti. Il volto di Cristo, al centro della composizione, la cui figura è stata in parte rovinata dall’inserimento di un camino, seduto dietro una lunga tavola coperta da una tovaglia bordata di rosso. Su questo bordo il pittore ha firmato e datato l’opera ed è ancora possibile individuale la firma e la data a ricordo del Giubileo del 1725.
All’estrema sinistra è comparso un altro volto molto bello di un Apostolo barbuto, che guarda in direzione di Cristo. Degli altri si vedono soltanto alcuni particolari: un piede in primo piano, una mano alzata in un gesto di stupore. Ben visibile invece la figura di un giovane servo di spalle in primo piano, con un largo vassoio sotto braccio.
Fino a che non saranno conclusi i lavori di recupero e restauro è difficile capire come fosse strutturata la composizione.

 

 

Testo in parte e immagine tratti da:
https://www.artevarese.com/l-affresco-ritrovato-a-villa-dandolo/


Regione Lombardia
Localizzazione: VARESE. Villa Dandolo, Via Medaglie d'Oro, 14
Autore: P. A. Magatti
Periodo artistico: 1725
Rilevatore: AC