GENOVA frazione Multedo. Oratorio dell’Arciconfraternita dei Santissimi Nazario e Celso, con Ultima Cena
Ultima Cena, affresco di Lazzaro Tavarone, 1634
L’Oratorio sorge sul sito ove era la vecchia chiesa dei SS. Nazario e Celso che è citata in documenti a partire dalla fine del primo millennio. Dipendeva dalla Pieve di Santa Maria Assunta di Palmaro ed era divenuta sede della parrocchia di Multedo tra il 1200 e il 1300.
Nel libro dei decreti di Mons. Bossio, visitatore apostolico nel 1582, risultano note relative alla nuova chiesa di Santa Maria di Monteoliveto, fondata dai Carmelitani, di cui si sollecita il termine dei lavori di costruzione e alla vecchia chiesa parrocchiale dei SS. Nazario e Celso. Terminati i lavori della nuova chiesa regolare del Monastero di Monte Oliveto, intitolata alla Natività di Maria SS.ma, il 12 Luglio 1584 vi fu trasferita la Parrocchia «coi suoi redditi, reliquie, campane e ornamenti». La nuova Chiesa acquistava così come contitolari i SS. Nazario e Celso, mentre la vecchia Chiesa, con atto notarile del 18 Dicembre 1584, veniva ceduta al patrizio genovese Bartolomeo Lomellini, in segno di gratitudine, per avere contribuito alla costruzione della nuova. La concessione aveva luogo a determinate condizioni e, precisamente, che la Chiesa continuasse ad essere totalmente dedicata al culto divino e che in nessun modo fosse adibita a usi profani.
La chiesa fu ricostruita nel 1613 e internamente affrescata nel 1634 da Lazzaro Tavarone e fu gestita da un Confraternita, assumendo poi la denominazione attuale.
“li 11 aprile 1634 i confratelli di detto Oratorio danno principio a far dipingere (esso) loro oratorio da Lazzaro Tavarone con spesa di £ 900 e oltre altre spese.” Il Tavarone realizzò sulla parete del coro il ciclo di affreschi sui tre momenti significativi del Giovedì Santo: la lavanda dei piedi, l’Ultima Cena, l’orazione nell’orto degli ulivi. Sul piedistallo della colonna nella parte destra dell’affresco del Cenacolo il Tavarone riportò la data 1634 e per esteso il proprio nome.
Come si legge nel decreto 25/03/2011 della Direzione Generale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, l’Oratorio dei SS Nazario e Celso di Multedo è stato dichiarato di interesse Storico Artistico particolarmente importante in quanto, “realizzato nelle sue forme attuali agli inizi del XVII secolo sulle preesistenze dell’antica chiesa del SS. Nazario e Celso della quale si hanno testimonianze dal secolo XII, rappresenta, per il suo ricco apparato decorativo della prima metà del secolo XVI, uno straordinario esempio di edificio di culto della tradizione costruttiva ligure, non solo testimonianza della vita religiosa della comunità di Multedo ma anche della tradizione genovese delle Confraternite”.
L’oratorio fu restaurato nel 2017.
L’edificio è una semplice costruzione a capanna ad una sola navata con una piccola abside quadrata orientata a sud est. Sulla facciata, che dà su uno slargo della salita ed è orientata a nord ovest, sono state chiuse le finestre di varie forme e dimensioni di cui restano testimonianze in alcune foto degli anni cinquanta del Novecento. Sia sul lato a monte, che su quello verso il mare prospiciente la salita, sono addossate costruzioni realizzate in tempi diversi.
Immagine e notizie da
www.oratoriomultedo.it/
Autore: Lazzaro Tavarone
Periodo artistico: 1634
Rilevatore: AC