GENOVA. Cattedrale di San Lorenzo, con Ultima Cena di Lazzaro Tavarone.
La cattedrale di San Lorenzo è il più importante luogo di culto cattolico della città di Genova, cattedrale metropolitana dell’omonima arcidiocesi.
In base ai ritrovamenti archeologici una comunità cristiana stabile è sicuramente presente nella città di Genova già nella metà del III secolo ed impiega effettivamente come luogo di sepoltura proprio la zona di San Lorenzo. Il cimitero era, in base al materiale rinvenuto, molto probabilmente impiegato già in epoca romana.
Una prima basilica vi sorse intorno al VI-VII secolo.
Dal IX secolo, San Lorenzo affiancò, nella funzione di cattedrale, la Basilica dei Dodici Apostoli, dal VI secolo dedicata a San Siro, allora sita fuori dell’antico nucleo della città.
Nel 1007 la sede vescovile venne trasferita a San Lorenzo, e a partire dal 1098 venne iniziata la sua ricostruzione in forme romaniche con finanziamenti provenienti dalle Crociate, da altre imprese militari e tasse comunali. Il cantiere venne affidato ai Magistri Antelami, e rappresenta la base della chiesa attuale (le fiancate e i portali laterali). L’edificio venne consacrato nel 1118 da papa Gelasio II di passaggio a Genova e nel 1133 venne elevata al rango arcivescovile da papa Innocenzo II.
Verso il 1230 si decise una profonda ristrutturazione dell’edificio, in stile gotico. Si iniziò così la facciata dalla parte bassa caratterizzata dai tre portali gotici. Con l’incendio del 1296 l’edificio, assai danneggiato, viene rimaneggiato. Tra il 1307 e il 1312 si completò la facciata e si iniziò l’elevazione del campanile destro. Il progetto originale prevedeva l’elevazione di due torri campanarie, parte integrante della facciata, come nel gotico francese.
Tra il XIV e il XV secolo vennero costruiti diversi altari e cappelle, fra i quali la Cappella di San Giovanni Battista nella navata sinistra, atta ad accogliere le ceneri del santo patrono della città, giunte a Genova alla fine della Prima Crociata. Nel 1455 si realizzò la loggia sulla torre sinistra; e al 1522 venne aggiunto il coronamento manierista a quella destra, completandola.
Nel XVI secolo ci fu un’esplosione del deposito delle polveri, vicino al Palazzo Vescovile, e le coperture presbiteriali e absidali del duomo furono gravemente danneggiate. Venne rifatta la parte absidale ed eretta la cupola sulla crociera, ma nel piedicroce si eseguirono solo le volte a botte, in sostituzione delle capriate lignee, e il pavimento. Questo cantiere vide la fine nel XVII secolo, quando l’abside venne decorata con le Storie di San Lorenzo da Lazzaro Tavarone, in un tripudio di stucchi dorati.
Una delle due statue ottocentesche raffiguranti leoni che affiancano la scalinata della cattedrale, dello scultore Rubatto.
La lunetta del portale centrale con Cristo con San Lorenzo.
La facciata presenta i portali gotici, per i quali furono chiamate maestranze francesi nel terzo decennio del XIII secolo, e sopra il paramento a fasce bianche e nere.
I tre portali gotici del campanile sono del primo quarto del XIII secolo e si staccano stilisticamente dal contesto architettonico-scultoreo della cattedrale.
L’interno del duomo è a pianta basilicale con transetto e coro triabsidato.
Sopra la porta mediana ci sono due affreschi realizzati tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV che raffigurano il Giudizio universale e la Glorificazione della Vergine. Sono in stile bizantino e si richiamano agli stili di Costantinopoli di quel periodo.
Nella navata destra è posto l’affresco dell’Ultima Cena, realizzato nel 1626 da Lazzaro Tavarone per l’Ospedale di Pammatone, poi staccato al momento della demolizione e qui riposto.
In fondo alla navata sinistra si accede al museo del tesoro di San Lorenzo, capolavoro di Franco Albini, terminato nel 1956. Qui si possono ammirare oggetti sacri preziosi, tra cui il cosiddetto Sacro Catino (manufatto di arte vetraria di fattura islamica del IX-X sec.).
Fonte: it.wikipedia.org
Autore: Lazzaro Tavarone
Periodo artistico: 1626
Data ultima verifica: 17/10/2020
Rilevatore: Valter Bonello, Feliciano Della Mora