USA – WASHINGTON. National Gallery of Art, Ultima Cena di Salvador Dalì, 1955
L’Ultima Cena è un dipinto (olio su tela) di 167 × 268 cm realizzato nel 1955 dal pittore catalano Salvador Dalí, conservato nella National Gallery of Art di Washington.
In questa tela Dalí si accosta ad un tema tipico dell’arte sacra, avendo sicuramente in mente l’affresco di Leonardo e gli altri esempi celebri di un soggetto così diffusamente trattato nella storia dell’arte. Appare evidente il desiderio di Dalí di scompaginare l’iconografia tradizionale, a cominciare dalla provocazione (ritenuta da molti blasfema) di dare a Gesù il volto della moglie Gala.
La figura del Cristo è come attraversata da una intensa sorgente luminosa che proviene dall’incantevole paesaggio alle sue spalle (che Dalí dipinge avendo negli occhi la baia vicino alla sua casa di Port Lligat). I dodici apostoli, simmetricamente disposti attorno al Maestro, sono genuflessi, i volti abbassati in preghiera. Nessuno di essi (neppure Giuda) è riconoscibile. Sulla tavola, nuda ed immensa, non vi è nient’altro che un pane spezzato ed un calice (o, meglio, un bicchiere) di vino. Alle spalle del Cristo, sopra il paesaggio, si libra il torso nudo di una figura umana: una palese richiamo ad un altro soggetto dell’arte sacra, quello della “trasfigurazione”.
La voluta “scompaginazione iconografica” che punta alla fascinazione del surreale, ha bisogno tuttavia di un ulteriore decisivo elemento: quello della ambientazione, assolutamente singolare, della scena all’interno di un dodecaedro. Dalí amò giustapporre la figura del Cristo a strutture matematiche, che, per così dire, servono a proiettare la vita terrena di Gesù in una dimensione metafisica.
Fonte: www.wikipedia.org
Autore: Salvator Dalì
Periodo artistico: XX sec.
Data ultima verifica: 15/09/2020