SPAGNA – SIVIGLIA. Museo de Bellas Artes de Sevilla, Ultima Cena di A. Vásquez
Olio su tela (318 x 402 cm), di Alonso Vázquez (1540 circa – 1608 circa), 1588
Si ha notizia di Alonso Vázquez a Siviglia dal 1588 fino alla sua partenza per il Messico nel 1603, dove lavorò fino alla sua morte nel 1608. Questa è la sua prima opera conosciuta che fece per il refettorio della “Cartuja de Santa María de las Cuevas de Sevilla” nel 1588, quindi c’è una chiara relazione tra il luogo in cui è stato destinato e il soggetto rappresentato.
Incorniciato da un’architettura tipo palazzo e stile rinascimentale, si svolge la scena in cui Cristo condivide l’Ultima Cena con gli Apostoli. La tavola appare presieduta da Gesù e, parallelamente a quella fatta da Leonardo da Vinci, i discepoli sono disposti a gruppi di tre. L’autore segue le raccomandazioni di alcuni scrittori come Pacheco e colloca san Pietro alla destra di Gesù, occupando un posto preferenziale in quanto è stato scelto da Dio come suo vicario sulla terra. A sinistra del Salvatore c’è Giacomo minore, che secondo Pacheco doveva essere rappresentato imitando il volto di Cristo. Appoggiato al suo petto appare Giovanni, l’amato discepolo, mentre in primo piano Giuda guarda lo spettatore e tiene in mano la borsa con i trenta denari del tradimento. L’opera mostra l’influenza michelangiolesca nelle figure le cui anatomie si rivelano attraverso gli abiti. Ma il naturalismo è presente anche nella sua particolare attenzione agli elementi che compongono la natura morta: brocche, stoviglie, tovaglioli, tovaglie, fiori e il gatto che fa capolino da sotto la panca dell’Apostolo in primo piano a sinistra con l’abito verde.
Immagine da Wikimedia Commons
Notizie da
http://www.museosdeandalucia.es/web/museodebellasartesdesevilla/obras-singulares pagina 2
Autore: Alonso Vázquez (1540 circa – 1608 circa)
Periodo artistico: 1588
Rilevatore: AC