ROVATO (BS). Chiesa di Santo Stefano con Ultima Cena attribuita a V. Foppa, XV-XVI secolo
Sulla destra del cilindro absidale, un affresco con un’Ultima Cena, attribuita al bresciano Vincenzo Foppa (1427c.- 1515 c.).
Una Cena di impianto tradizionale, con i Dodici attorno alla tavola; in primo piano seduti su una panca di spalle, vi sono sei Apostoli.
La chiesa di Santo Stefano è situata ai piedi del Monte Orfano. In origine, circa V-VI secolo, era una diaconia per il soccorso dei viandanti. La cappella era suffraganea, cioè dipendente dall’antichissima pieve di Coccaglio. Era un edificio molto piccolo, con una sola navata, identificabile oggi con la navata centrale. Da un documento del 1334 risulta essere la prima parrocchia di Rovato e pare che ciò fosse già verso la metà del periodo longobardo (sec. VII circa).
Santo Stefano fu poi ampliata e modificata con l’aumento del numero dei fedeli, per tale ragione è un complesso ibrido nelle strutture architettoniche, dal paleocristiano al romanico con influssi di gotico.
La chiesa, che nella forma attuale presenta tre navate, è il risultato di una radicale riedificazione avvenuta intorno al 1440-1450. Mentre la navata alla sinistra di chi entra è divisa da quella centrale per mezzo di una serie di archi, quella di destra è separata da un solo grande arco ed in origine la parete esterna doveva essere realizzata con una sequenza di aperture con cancellate, ora tamponate; le cancellate ed il grande arco permettevano così di poter pregare e vedere l’interno del tempio anche quando la porta d’ingresso era chiusa. Era questa una struttura tipica delle chiese da lazzaretto e non è improbabile che l’edificio abbia svolto in alcuni periodi anche questa funzione.
All’interno presenta numerosi affreschi risalenti al XV-XVI secolo, restaurati nel 1982.
“La Madonna con il Bambino Gesù” è un affresco diventato il simbolo della devozione mariana della Chiesa di Santo Stefano. Sul catino absidale della cappella principale è raffigurato un Cristo Pantocratore secondo l’iconografia bizantina, tra i simboli dei quattro evangelisti. A destra del catino è inserito un monte che richiama le forme del Monte Orfano, con le chiese dell’Annunziata a mezza costa e di San Michele in alto. Per le forme delle vesti del Cristo, per l’articolarsi delle pieghe e il senso dello spazio, questi affreschi, attribuiti a un ignoto “Maestro di Rovato”, nascono all’interno del clima culturale ed artistico bresciano e vanno fatti risalire allo scorcio finale del Quattrocento, fra il 1475 e il 1499.
Nel cilindro absidale, divise da colonne, sono affrescate le scene della Predica di Santo Stefano, del suo Martirio per lapidazione (attribuite a Liberale da Verona, 1445-1530; la citazione architettonica sullo sfondo dell’affresco è considerata un riferimento al castello di Rovato), della Crocifissione di Gesù e l’Ultima Cena.
La chiesa era nota come “Santo Stefano degli appestati” perché vi furono sepolti circa 2.500 abitanti della zona morti per la peste del 1630-31.
Nel 1836 si edificò un muro di sostegno a sud della chiesa, in occasione dell’allargamento della strada verso il Monte Orfano; nel 1864 fu costruita la rampa di facciata; nel 1874 vi furono consistenti interventi sulla facciata; nel 1912 la chiesa fu dichiarata “monumento nazionale”.
L’ultimo intervento di ristrutturazione della chiesa risale al 1982, anche se dopo i lavori di ristrutturazione intrapresi negli anni ’40 per iniziativa di Mons. Zenucchini, la facciata disadorna e bianca riapparve nella sua sobria ma distinta eleganza, con il bel rosone, gli archi e gli ornamenti.
Link:
https://www.comune.rovato.bs.it/istituzionale/santuario-di-santo-stefano
https://izi.travel/en/c60a-chiesa-di-santo-stefano/it
https://it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_Foppa
Autore: Vincenzo Foppa
Periodo artistico: XV-XVI secolo
Rilevatore: AC