MILANO. Chiesa di San Sepolcro, sculture con “Lavanda dei piedi / Ultima Cena”, fine XVI secolo
Nelle due cappelle a lato dell’altare maggiore vi sono due pregevoli gruppi scultorei in terracotta, quello a sinistra è comunemente designato come Ultima Cena; un trittico sulla Morte di Cristo è a destra.
L’opera risale alla fine del XVI secolo.
Gli Apostoli sono seduti dietro a un tavolo semicircolare, come nei Cenacoli, ma in primo piano c’è Gesù che sta lavando i piedi a uno di essi, quindi, più correttamente il gruppo raffigura “La lavanda dei piedi” non l’Ultima Cena, anche se i due eventi accaddero nella stessa sera del giovedì santo.
La chiesa di San Sepolcro è un luogo di culto cattolico situato nell’omonima piazza, all’interno del territorio della parrocchia di San Satiro. L’edificio, risalente al 1030 e ampiamente rimaneggiato in varie epoche, si articola su due livelli, dei quali uno sotterraneo; sorge non distante da piazza Duomo, sull’area di quello che fu in epoca romana il foro di Milano, del quale nella cripta è presente il pavimento. Per volontà del suo fondatore la chiesa era a forma di croce e dopo la prima Crociata fu rimaneggiata fino ad assumere le forme coincidenti all’Anastasis di Gerusalemme, che si mantennero nel corso dei secoli, come attestano le testimonianze del XV secolo. I rimaneggiamenti furono tantissimi nel corso dei secoli, a partire dall’aggiunta dei due campanili nel XII secolo. Dettagli più precisi sulla struttura sono forniti da appunti e disegni realizzati da Leonardo intorno al 1490, quando condusse ricerche su monumenti di età longobarda e medievale del territorio.
A seguito della fondazione della Biblioteca Ambrosiana, la chiesa necessitava di restauro già da un secolo. Nel 1605 i lavori di rifacimento delle strutture ormai cadenti furono affidati all’architetto Aurelio Trezzi: la facciata fu ricostruita in forme barocche e l’atrio fu incorporato all’edificio. La trasformazione dell’isolato di San Sepolcro serviva anche per creare un collegamento ideale tra la nuova biblioteca e la chiesa stessa come deposito spirituale e religioso. La chiesa fu poi ulteriormente modificata e restaurata tra il 1713 e il 1719 e nuovamente tra 1894 e 1897 quando venne rifatta completamente la facciata, mutandola dall’aspetto barocco che ancora aveva in uno stile romanico che venne ritenuto maggiormente conforme alla chiesa medievale originaria. Nel 1928 la parrocchia di San Sepolcro fu soppressa e la chiesa divenne di pertinenza della Biblioteca Ambrosiana.
Riaperta al pubblico dopo cinquant’anni nel 2016, la cripta successivamente è stata oggetto di un complesso intervento di restauro finanziato dal MIBAC e terminato nel 2019.
Link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Sepolcro_%28Milano%29
Autore: ignoto
Periodo artistico: fine XVI secolo
Rilevatore: AC