GENOVA. Museo di Sant’Agostino, Ultima Cena di G. Benso, 1622
Pittura a olio su ardesia di 60 x 301 cm.
Firmata e datata da Giulio Benso (Pieve di Teco IM, 1610 – 1668).
Inventario numero G.P.B.82
Al 1622 si devono far risalire le ardesie per la chiesa dei Santi Giacomo e Filippo, (che fu demolita nel 1950, le opere ivi conservate si trovano oggi presso il Museo di Sant’Agostino).
Il nome del pittore e la data «1622» che si leggono sullo stipite di una colonna della lavagna con l’Ultima Cena, confermano l’attribuzione.
Concepiti per esser disposti uno accanto all’altro, questi dipinti rappresentano nell’ordine: l’Ultima Cena, Mosé unito alla Lavanda dei piedi con l’iscrizione «Exemplum lodi vobis 1622»; La Vergine e San Domenico, San Francesco, l’Ingresso di Gesù in Gerusalemme unito ad Aronne con l’iscrizione in basso «Rex tuus venit tibi».
Le due lastre centrali con la Vergine e San Domenico e San Francesco sono staccate e per lungo tempo, prima di entrare a far parte delle collezioni del museo San Agostino, vennero conservate separate presso il museo di Palazzo Bianco. Dello stesso gruppo sono anche i dipinti rappresentanti la Fede e la Preghiera , anch’essi su ardesia.
Scrive S. C. Lumetta: «È opportuno ritenere che queste opere siano state commissionate proprio dal Principe Giovanni Carlo Doria e che Giulio Benso le avesse realizzate con questa tecnica tanto cara a Giulio Cesare Procaccini per compiacere al suo protettore, Giovanni Carlo Doria che tanto lo apprezzava. Attraverso una pennellata fratta, morbida costituita da tocchi di colore materico e puro, l’artista restituì un’atmosfera crepitante, vibrante e tattile, fatta da punti di luce che fuoriescono dal supporto scuro.»
Bibliografia:
Stefania Carola Lumetta, L’art de Giulio Benso: figure génoise entre maniérisme et baroque (The art of Giulio Benso: Genoese figure between mannerism and baroque), Art and art history. Université Paris sciences et lettres; Università degli studi di Roma ”Tor Vergata”, 2020, Tesi di dottorato, pp. 94 e 194-95
Reperibile su: https://tel.archives-ouvertes.fr/tel-02929317
Autore: Giulio Benso
Periodo artistico: 1622
Rilevatore: AC