GENOVA. Convento e chiesa di Nostra Signora della Consolazione e San Vincenzo, Ultima Cena di L. Cambiaso
Ultima Cena, olio su tela Di Luca Cambiaso (1527 – 1585), dipinto tra il 1574 e il 1579.
La tela è oggi collocata nel refettorio del Convento degli Agostiniani di N.S. della Consolazione, insieme ad altri pregevoli quadri.
Il disegno n. 1749 degli Uffizi (circa 1579) è l’ispiratore della Cena del Cambiaso che ne riflette la leonardesca impostazione. L’attribuzione si trova sia su testi antiche che in opere di critici moderni.
Convento e chiesa originarono dall’insediamento nel capoluogo ligure, nel 1473, di una congregazione riformata all’interno dell’Ordine Agostiniano, la Congregazione della Consolazione, detta poi di Genova. “La Consolazione” dell’epoca era localizzata sul Colle d’Artoria (a settentrione dell’attuale corso monte Grappa), posizione giudicata troppo pericolosamente vicina alle nuove mura e perciò abbattuta nel dicembre del 1681. Fu allora che gli Agostiniani acquistarono lungo la strada per Albaro (poi strada della Consolazione, oggi via Venti Settembre) il palazzo, la casa ed il terreno di Francesco Pinelli. Nel 1684 Monsignor Giulio Vincenzo Gentile posò la prima pietra della nuova chiesa che, aperta al culto nel 1693, ha raccolto diverse opere provenienti dall’antica sede, integrate successivamente con oggetti di altre chiese della città. Con la soppressione degli ordini religiosi, nel 1810, gli Agostiniani furono costretti all’abbandono della chiesa che, passata al clero diocesano, nel 1813 fu eretta al titolo di parrocchia, aggiungendo al proprio titolo anche quello della vicina chiesa di San Vincenzo, che aveva dato il nome all’omonimo sestiere e che era stata soppressa perché, per le esigue dimensioni, era divenuta insufficiente per svolgere il ruolo parrocchiale. Gli agostiniani, che tuttora reggono la parrocchia, vi fecero ritorno nel 1816.
La tela fu commissionata al Cambiaso, uno dei più importanti pittori dell’epoca a Genova, nel 1574 dal nobile Francesco Grimaldi, il cui padre era stato tra i promotori della trasformazione della piccola chiesa degli Agostiniani ad Artoria in un tempio grandioso. L’opera fu terminata nel 1579.
Bibliografia
Newcome Schleier M., in Disegni Genovesi dal XVI al XVIII secolo, Firenze 1989
Suida Manning B. (a cura di ), Luca Cambiaso,la vita e le opere, W. Suida, Milano 1958
Suida Manning B., CAMBIASO, Luca, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 17, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 1974.
Gavazza E.; G. Rotondi Terminiello G. ( a cura di), Restauri e proposte, Genova, 1985
G. Algeri G., In Omaggio a Luca Cambiaso, Moneglia 1527 – El Escorial 1585.
AA.VV., Musei di Strada Nuova a Genova, Skira, Milano 2010. ISBN 978-88-572-0433-8
L. Magnani L., Luca Cambiaso: da Genova all’Escorial, Genova 1995.
Informazioni e immagine tratte da
http://www.chiesaconsolazione.it/museo-agostiniano-di-arte-sacra/dipinti/luca-cambiaso/
Autore: Luca Cambiaso
Rilevatore: AC