FRANCIA – PARIGI. Museo del Louvre, Ultima Cena “Grande” e “ Piccola”, di P. de Champaigne
Ultima Cena, conosciuta come “La Grande Cena”
Olio su tela di 158 x 233 cm.
Opera della scuola di Philippe de Champaigne (1602 – 1674)
Esposta nella Sala 913, ala Sully, livello 2
Inventario numero 1124 e MR 613
Arrivata al Museo nel 1793.
Dipinto probabilmente intorno al 1652 per l’altare maggiore della chiesa di Port-Royal-des-Champs, poi trasferito nell’ottobre 1709 nella chiesa di Port-Royal a Parigi. Champaigne fa qui parte della tradizione raffaellesca (incisione dell’Ultima Cena di Marcantonio Raimondi, 1515-1516 circa, copiata da Marco Dente e Nicolas Béatrizet), molto probabilmente ispirata all‘Ultima Cena di François Pourbus che decorò l’altare del Santo nella Chiesa di Leu-Saint-Gilles a Parigi (Museo del Louvre, INV. 1704). Come Nicolas Poussin nel dipinto d’altare per la cappella dell’antico castello di Saint-Germain ora al Museo del Louvre (vedi INV. 7283), Philippe de Champaigne mostra l’Istituzione dell’Eucaristia da parte di Cristo, essendo la devozione al Santissimo Sacramento il cuore della spiritualità delle monache di Port-Royal.
Questa Ultima Cena del Louvre è più potente e raffinata della versione, in un formato notevolmente più grande, conservata al Musée des Beaux-Arts di Lione, che è stata considerata anche come dipinta per l’altare maggiore di Port-Royal-des-Champs (181 × 265 cm; inv. A40). Vedi scheda:
https://www.ultimacena.afom.it/francia-lione-museo-delle-belle-arti-ultima-cena-di-p-de-champaigne/
Link:
https://collections.louvre.fr/en/ark:/53355/cl010060521
Ultima Cena conosciuta come “La Piccola Cena”
Olio su tela di 80 x 149 cm (senza cornice), di opera di Philippe de Champaigne, 1651-52 circa
Esposto nella Sala 913, ala Sully, livello 2
Inventario numero 1125 e MR 614
Giunta al Museo nel 1777
Precedentemente nella Collezione Storica di Louis-François di Borbone, principe di Conti, venduta l’8 aprile 1777, n.280; acquistata per la collezione di Luigi XVI; al Louvre nel 1785 (inventario Duplessis, n. 169); esposta all’inaugurazione del Muséum (Louvre), 1793 (n. 214 in catalogo; cfr. Dubreuil, 2001); depositata in Senato prima del 1803; ritornata al Louvre nel 1871.
Si tratta di una replica ridotta, con alcune varianti, della “Grande Cena” (INV. 1124). Lorenzo Pericolo [Philippe de Champaigne, Bruxelles, La Renaissance du livre, 2002, p. 244] ritiene che tale composizione sia stata eseguita per un privato per le sue ridotte dimensioni e per la sua storia.
Nicolas Sainte Fare Garnot [Philippe de Champaigne (1602-1674), entre politique et dévotion, cat. exp. (Lille, Palais des beaux-arts, 27 avril -15 août 2007; Genève, Musée Rath, 20 septembre 2007-13 janvier 2008, Paris, Réunion des musées nationaux, 2007, n°43] propone invece di riconoscervi il modello della Grande Cena del Louvre. Si tende alla prima ipotesi, suggerendo così una datazione del dipinto anteriore al 1652.
La qualità dell’opera giustifica il mantenimento dell’attribuzione a Philippe de Champaigne. Il dipinto era precedentemente rifoderato con colla in pasta. Fu restaurato da Jean-Gabriel Goulinat nel 1952.
Link:
https://collections.louvre.fr/en/ark:/53355/cl010062076
Immagini da Wikimedia Commons
Autore: Philippe de Champaigne
Periodo artistico: 1650-52 circa
Rilevatore: AC