DONGO (CO). Santuario Madonna delle Lacrime, scultura lignea di Ultima Cena, XVII secolo

Il Santuario fu edificato tra 1553 e 1603. Conserva un’immagine della “Madonna col Bambino” che nel 1553, fu vista “lacrimare”. Il convento adiacente, dei Frati Minori Francescani, è risalente al 1607 e conserva un’antica Biblioteca.

Nella chiesa vi sono parecchie opere d’arte, affreschi e statue.
Gli elementi di maggiore pregio sono le opere lignee che adornano le Cappelle della Crocifissione e dell’Ultima Cena, le seconde rispettivamente a destra e sinistra della navata, tradizionalmente attribuite a fra’ Diego da Careri, al secolo Giovanni Leonardo Giurato (1606 – 1661) un valente artista calabrese (fatto arrivare nel 1649 da padre Daniele Cassonio, un donghese arrivato al vertice dell’autorità dell’Ordine Francescano) che pare abbia scolpito complessivamente le ventiquattro statue, assistito da alcuni collaboratori fra i quali fra’ Giovanni da Reggio.

Gli affreschi del 1607 che ornano le pareti della cappella rappresentano, entro un’architettura domestica, i servitori della Cena; le pitture quindi, offrendo un’illusionistica ambientazione per il mistero inscenato dalle statue, ne costituiscono il complemento. Una simile unità tra le arti plastiche e pittoriche richiama l’esperienza dei Sacri Monti piemontesi e lombardi.
Si è notata la discrepanza tra le date della costruzione e decorazione murale della cappella e la realizzazione delle statue; inoltre vari riscontri stilistici farebbero ipotizzare che i gruppi statuari dell’Ultima Cena e della Crocifissione “siano imputabili alle medesime maestranze dirette dal capo-bottega Virgilio Del Conte” (1582-1602) e realizzati tra 1602 e 1607, vedi bibliografia.
La cappella dell’Ultima Cena presenta le statue di Gesù e degli Apostoli intorno a una tavola a forma di “U”. Le figure sono a grandezza poco più che naturale, vestite all’antica, sobriamente dipinte. La volontà dell’artista di fare una scena realistica lo ha spinto a raffigurare minuziosamente le suppellettili e le vivande sulla tavola, tutte scolpite in legno; lo scultore si è sforzato soprattutto di rendere evidente la diversa reazione degli apostoli all’accusa di Gesù attraverso gesti ed espressioni differenziati. L’effetto complessivo è quello di una forte e al tempo stesso ingenua teatralizzazione dell’evento. Non si è certi della posizione originale delle statue.

 

Bibliografia:
Smeriglio Palo, Per un aggiornamento sullo scultore francescano fra’ Diego Giurato da Careri e sulle cappelle dell’Ultima Cena e della Crocefissione del Santuario “Madonna delle Lacrime” di Dongo, in: “Quaderni della Biblioteca del Convento Francescano di Dongo”, 2014, pp. 129-164

 

Link:
https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00448/

https://www.treccani.it/enciclopedia/diego-da-careri_%28Dizionario-Biografico%29/


Regione Lombardia
Localizzazione: DONGO (CO). Santuario Madonna delle Lacrime
Autore: tradizionalmente attribuite a frà Diego da Careri, ma forse opera della bottega di Virgilio Del Conte
Periodo artistico: 1649 ? oppure 1602-7 ?
Rilevatore: AC