CASTEL IVANO (TN), frazione Strigno. Chiesa dell’Immacolata, Ultima Cena di A.S. Fasal, 1928
Antonio Sebastiano Fasal (Vienna, 1899 – 1943) è stato un pittore austriaco che ha lavorato a lungo in Italia, in particolare in Trentino.
Nella cupoletta emisferica, con diametro di 5 m, non visibile all’esterno, che corona idealmente il tabernacolo con l’Eucaristia, il Fasal rappresenta l’Ultima Cena, in un modo insolito e con una iconografia nuova e originale sulla parte bassa della cupola, come se si trovasse all’interno di un porticato circolare dove ogni figura e inserita tra colonnine. Gesù, con una grande aureola rossa raggiata internamente e contornata di giallo, è raffigurato nell’atto di spezzare il pane al centro del porticato, dalla parte dell’abside. Manca il dodicesimo apostolo, Giuda Iscariota che, dopo la rivelazione di Gesù che sarebbe stata tradito da uno di loro, ha abbandonato il Cenacolo. Gli Apostoli a mezzo busto e con la testa messa in risalto da bianche aureole, sono ancora sbigottiti per la rivelazione del tradimento. In mancanza di attributi e per l’insolita posa risulta difficile la loro identificazione. Nei sottostanti pennacchi sono dipinti i busti degli Evangelisti.
Al centro della cupola e raffigurata a stucco, sopra una croce raggiata e dorata la bianca Colomba dello Spirito.
La Chiesa dell’Immacolata
Nei primi decenni del Quattrocento venne costruito un edificio sacro a Strigno, dedicato alla Madonna e a San Zenone, che sostituì l’antica pieve di Castello d’Ivano, dedicata a San Giovanni Battista e menzionata già nel XIII secolo.
La chiesa parrocchiale dell’Immacolata, orientata a est, sorge nella parte bassa dell’abitato di Strigno. Venne ricostruita in stile neoclassico, sul luogo del precedente edificio sacro, tra il 1826 e il 1831, su progetto dell’architetto Sebastiano De Boni e completata con la costruzione della facciata, progettata da Emilio Paor, solamente nel 1901. La facciata a tempio classico tetrastilo è scandita da semicolonne ioniche con ritmo alternato e conclusa da un frontone triangolare. Nel settore centrale si apre un portale architravato. Il campanile, appartenente alla chiesa primitiva, è caratterizzato da una doppia cella campanaria con bifore e trifore. Internamente, l’edificio si presenta a tre navate: la centrale di dimensioni maggiori è voltata a botte unghiata, mentre le laterali, suddivise in cinque campate, hanno volte a crociera. Il presbiterio, rialzato su tre gradini e concluso da un’abside semicircolare, presenta una volta a vela che simula una cupola su pennacchi.
Bibliografia, immagini e info da:
Fabris Vittorio, Il borgo di Strigno – Storia, arte, devozione, Comune di Castel Ivano ed Ecomuseo Valsugana, Trento 2017, pp. 306-8
Info sulla Chiesa:
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=6337
Autore: AntonioSebastiano Fasal
Periodo artistico: 1928
Rilevatore: AC