GUBBIO (PG). Museo Diocesano, Ultima Cena, 1470 circa
Vicino alla Cattedrale sorge l’antico Palazzo dei Canonici, costruito a partire dalla fine del secolo XII e ampliato nei due successivi. Oggi ospita il Museo Diocesano.
Affresco staccato di 198 x 190 cm, proveniente dalla cripta della Chiesa di Santa Maria dei Laici, datato al 1470 circa.
Raffigura un’Ultima Cena con gli Apostoli attorno a una tavola su cui vi è un agnello, dei pani, bicchieri, un coltello. Cristo, con san Giovanni alla sua destra, è raffigurato spostato verso la sinistra del dipinto e sta porgendo un boccone a Giuda, dal lato opposto della tavola, riconoscibile perché senza aureola.
La Confraternita dei Bianchi nel 1313 ottenne dal consiglio comunale una casa e della terra sulla quale costruì nel 1325 la Chiesa di Santa Maria dei Laici, e alcuni anni dopo eresse l’ospedale per il quale la comunità di Gubbio donò la pietra. Nel periodo 1400-1500 la Chiesa era parte integrante dell’ospedale; quando quest’ultimo venne trasferito, essa restò indipendente dal complesso.
In fondo alla chiesa, tramite un’apertura nel pavimento, si intravede il livello sottostante della cripta che conserva parte degli affreschi raffiguranti “La passione di Gesù”.
Nel 1858 e 1862 la cappella subì le inondazioni del torrente Camignano che provocarono danni considerevoli anche alla chiesa di Santa Croce della Foce i cui seminterrati avevano le finestre sul torrente come la cappella ipogea della chiesa dei Bianchi.
Un primo restauro fu curato della Soprintendenza nel 1909; altri più recenti furono eseguiti nel 1963/64 e in quell’occasione i dipinti, attribuiti allora a Jacopo Bedi o Giacomo di Benedetto (attivo 1432-1458), furono staccati e collocati nella sala dell’ex refettorio del Convento di San Francesco da poco restaurata. Alcuni rimasero nella cappella perché, per problemi di umidità, non fu possibile procedere al distacco. Il 9 aprile 1973 i dipinti furono trasferiti Museo del Duomo (ora Diocesano) dove attualmente si trovano esposti nella Sala II, nella Sala III e nella prima sala del settore mostre temporanee.
É stata fatta una ricostruzione virtuale degli affreschi, vedi https://www.umbriametu.it/musei/museo-diocesano-gubbio/la-ricollocazione-virtuale-degli-affreschi-di-santa-maria-dei-laici/ .
La rappresentazione doveva iniziare sulla parete sinistra guardando l’altare con l’Ultima Cena per proseguire con l’Orazione nell’orto dei Getsemani e la Lavanda dei piedi, mentre la Flagellazione, due frammentarie scene con l’Uscita da Gerusalemme e la Salita al Calvario e infine l’Inchiodatura alla croce occupano la parete destra. La Crocifissione è realizzata sulla parete dell’altare mentre il fulcro del racconto drammatico sembra essere costituito dal Compianto sul Cristo morto.
Un’altra attribuzione dei dipinti è al pittore eugubino Domenico di Cecco (XV secolo).
https://www.comune.gubbio.pg.it/musei-e-biblioteche/museo-diocesano/
https://www.iluoghidelsilenzio.it/chiesa-di-santa-maria-dei-laici-gubbio-pg/
Periodo artistico: 1470
Rilevatore: AC